venerdì 4 giugno 2010

IL FALSTIVAL, BOLOGNA E GLI INSETTI (DAY AFTER)

Con l'occhio pesante dalla serata Bolognese vi aggiorniamo sulle avventure "festivaliere" anzi dovremmo dire FALSTIVALIERE degli insettimalvagi!!
Una Bologna fresco umida ci ha messo subito alla prova con il test parcheggio...al limite del codice della strada abbiamo lasciato la macchina in balia delle vie placide di una citta' che a tratti pareva deserta, un navigatore impazzito continuava a confonderci gambe e idee tanto da ridorrere al ben piu collaudato mood del "scusa dov'e' piazza San Francesco?" e una volta trovata la retta via ci siamo incanalati nelle ben note vie loggionate di Bologna, ogni tanto cappanneli di giovani perlopiu' universitari risvegliavano il nostro "passeggio" in direzione della meta, fino ad arrivare, infine, a destinazione.
Alto Tasso, questo il nome del pub che accoglieva nel suo ventre il fantomatico FALSTIVAL, una densita' di popolazione interna pari a quella di un mercato del pesce a HONG KONG, tanto da permettere un quasi petting con qualsiasi cosa all'interno del pub , bancone,sedie,uomini e giovani e graziose donnine.
L'incortro con un paio di amici che per motivi di studio/lavoro stanno a Bologna che sono venuti a trovarci in questa trasferta, ancora qualche minuto al bancone del bar, giusto il tempo di confondere la cameriera e di saccheggiare il cous cous free sul bancone del bar, nel frattempo nella stanza vicina cominciavano i primi movimenti video, le prove generali della serata finale del primo festival virale bolognese.
Ormai sazi ci addentriamo nella stanza attigua...di nuovo petting fra ogni cosa presente nella stanza ancora piu angusta ma stavolta tutto in penombra e meno divertente fino ad arrivare nelle prime posizioni il tutto sorseggiando vino e birra come veri libertini in terra straniera, il miracolo della materializzazione del posto e di n°1 sedie ha fatto si che si potesse vedere il tutto con una insperata comodita', il tempo di dare un occhiata qua e la alla popolazione femminile della piccola stanzetta che parte il rullo dei 26 corti selezionati per la fase finale del festival.
Si susseguono dunque corti supportati da un buon impianto video e audio come e' insolito sperare di trovare, un buon habitat dove far nascere e proliferare la voglia di fare i videomakers, gia' pregustando birra e vino in attesa del nostro e stambissimo corto reperto 3306753 IJPAP... di colpo si materializza di fronte a noi nella sua follia..follia narrativa che diventa follia visiva...l'effetto montaggio disconnesso di simulazione di vecchia pellicola va di botto a puttane...il corto viene proiettato a scatti probabilmente renderizzato male...con buona pace del montaggio quello che ne viene fuori e' casino...rumoroso....
Rimaniamo allibiti..come una mucca che guarda un treno passare, con la sensazione di non essere stati ne avvantaggiati ne capiti da nessuno tantomeno da noi stessi, lasciamo scorrere, nel frattempo birra e vino avevano lasciato il posto a bicchieri vuoti e a una sensazione di amara sconsolazione, non perche' avevavo chissa' quali aspirazioni, non ambivamo di certo a nulla...ma credo che un qualsiasi festival piu o meno nuovo debba in qualche modo garantire almeno una buona visione del lavoro di un videomaker ne va un ' della propria credibilita di festival..'.
Affogato il temporaneo straniamento siamo arrivati alla fine delle proiezioni e alla premiazione,
uno speaker divertente ha fatto un lavoro egregio e divertente, con la sua verve da avanspettacolo di li a poco ha annunciato i vincitori delle 3 categorie tematiche...poi il vincitore totale globale finale...e il premio del pubblico ...non staremo a elencare vicinitori e a dare pareri sui lavori non mi pare carino e poi la giuria e' insindacabile e i giudizi personali li teniamo per noi...ma la sensazione di straniamento e' restata, una piccola macchia che ha un po appannato la (nostra) serata... peccato perche' nonostante tutto il FALSTIVAL sembra un piccolo progetto genuino e divertente...ma anche alla edizione 0.0 e quindi nonostante tutto giustificabile nella sua imperfezione...
Finito tutto ci alziamo e del nuovo "struscio fra tutti" si e' stato necessario per uscire dal Pub dove nel frattemo la densita' media era' almeno triplicata...il tempo di un paio di foto di rito per giustificare questo post e dare segno della nostra presenza in questo mondo di passaggio,
poi la ricerca dell'auto e la speranza di ritrovarla ancora la' dove l'avevamo lasciata a meta' delle strisce di un parcheggio, che a guardarci bene, pareva un segnale monitorio della serata e una domanda continuava a riecheggiare dentro di noi.."come ci sentiamo ora?"
risposta:....come mucche che guardano passare i treni dai loro pascoli e che una volta visto passare il mostro di ferro, stupite, si rimettono a brulicare erba fresca...almeno fino al prossimo treno..

restate sintonizzati..

e adesso pero' riguardatevi il nostro corto nel modo corretto...!!

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